25 Dic Ortodonzia intercettiva
Ortodonzia intercettiva: cos’è?
L’ ortodonzia intercettiva è la branca dell’odontoiatria che si occupa di intercettare e intervenire precocemente sulle malocclusioni per lo più di natura scheletrica, evitandone così un possibile aggravamento legato alla crescita e semplificando l’eventuale trattamento successivo se necessario. Questo tipo di terapia prevede l’utilizzo di dispositivi semplici, che in tempi ridotti, risolvono le malocclusioni e migliorano la funzione respiratoria, la deglutizione, la fonetica e la postura. Inoltre la terapia intercettiva permette di creare un’armonia nella crescita scheletrica e facilitare la corretta eruzione dei denti definitivi e l’eliminazione di abitudini viziate qualora presenti.
Perché bisogna intervenire?
L’ortodonzia intercettiva è essenziale nei casi di protrusione eccessiva degli incisivi superiori, perdita precoce dei denti decidui o ritardo di eruzione dei permanenti, abitudini viziate che perdurano nel tempo (come succhiamento del dito o del succhiotto) e presenza di un “morso inverso” anteriore o laterale. In quest’ultimo caso cioè è presente un’inversione del combaciamento delle arcate dentarie, quindi è necessario trattare il paziente verso i 3/4 anni per arrestare la crescita incontrollata della mandibola e rimuovere l’ostacolo meccanico alla crescita naturale dell’osso mascellare in modo da ottenere il corretto equilibrio tra le due ossa e la stabilità nel tempo.
Dopo questa fase che dura circa un anno, il paziente viene monitorato con controlli periodici fino a quando i denti permanenti erompono tutti in arcata, momento in cui si rivaluta il caso per stabilire se è necessario o meno una seconda fase di trattamento.